Oggi Assemblea di Lega

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rattlesnake-rulez
00lunedì 15 settembre 2008 13:51
Oggi, lunedì 15 settembre alle ore 10 al Royal Hotel Carlton di Bologna si terrà l'Assemblea della Lega Basket Serie A.Nel pomeriggio, presso gli uffici della Lega di Serie A a Bologna in viale Aldo Moro alle ore 15.00, si terrà l'incontro Fip-Lega di Serie A-Giba. A seguire incontro per il progetto giovani.

D Vaz
00lunedì 15 settembre 2008 21:05
La Lega Basket ha confermato nell’incontro odierno con Fip e Giba, la propria decisione di attenersi ai contenuti della nuova Convenzione Lega-Fip, già approvata dalla Assemblea dei club di Serie A e dallo stesso Consiglio Federale.

PERCHE’ UNA NUOVA CONVENZIONE: Va ricordato che la decisione, nello scorso dicembre, di ridiscutere la Convenzione in vigore con la Fip sino alla stagione 2008-09 compresa (che avrebbe previsto per la prossima stagione 6 atleti di formazione italiana a referto) è stata determinata da una comune presa di atto di Lega e Fip che la sua applicazione avrebbe aperto la strada a possibili contenziosi giudiziari, creando così grandi disparità tra i club. Stiamo parlando in particolare di quegli atleti non di formazione ma di passaporto italiano che nella stagione 2008-09 si sarebbero trovati inseriti nella quota non italiana.

La ridiscussione di questa Convenzione era resa necessaria anche dalla necessità di risolvere il problema di come la normativa della formazione italiana potesse incidere effettivamente nello sviluppo del prodotto italiano e rendere più competitiva la nostra Nazionale. E’ stata proprio la Lega, nel quadro del nuovo accordo con la Fip, a farsi carico di questo problema. Accettando il “gentlemen agreement” che prevede che una quota di 4 atleti su 5 per le stagioni sportive 2009-10, 2010-11 e 2011-12 e 5 su 6 per la stagione sportiva 2012-13 fossero anche eleggibili per la Nazionale.
Giova ricordare che l’attuale normativa in vigore ha creato casi paradossali (vedi quello di Roberto Chiacig, considerato italiano non di formazione nonostante fosse stato a lungo protagonista con la maglia della Nazionale) e al tempo stesso avrebbe continuato a non incidere su quello che tutti, almeno a parole, ribadiscono essere l’obiettivo del movimento: creare un “prodotto italiano” che possa rendere il nostro campionato meno “straniero” e al contempo creare una Nazionale sempre più forte.
Al proposito sono stati numerosi in questi mesi i pareri in questo senso, compreso quello del ct azzurro Carlo Recalcati, che hanno sollevato dubbi sulla validità del concetto di formazione italiana ai fini di un effettivo rilancio della Nazionale: i club italiani sono stati i primi ad affrontare il problema in maniera reale e propositiva, togliendo anche le istituzioni sportive da possibili imbarazzi e dimostrando di avere davvero a cuore il problema della Nazionale, che è stata invece utilizzata in questi mesi dal Sindacato Giocatori in modo strumentale.
Si sarebbe in questo modo evitato che, sulla base di questa normativa, vi fossero club che investivano su giocatori di cittadinanza straniera ma formandoli in Italia: ottemperando alle normative sportive vigenti ma riempiendo le nostre squadre di atleti non eleggibili per la Nazionale.
In definitiva sono stati i club a dimostrare senso di responsabilità e ad avanzare proposte concrete, convinti che i nuovi "prodotti italiani" non nascano per decreto o per quote minime ma solo attraverso un progetto serio e duraturo, con norme chiare e soprattutto con investimenti nei settori giovanili. Migliorando un sistema che ha comunque prodotto in questi anni talenti di assoluto livello. Da esso sono nate 3 prime scelte della Nba come Bargnani (prima assoluta nel 2006), Belinelli (numero 18 nel 2007) e Gallinari (numero 6 nel 2008) e atleti come Poeta che sono passati dalla B2 alla serie A e poi alla Nazionale.

INVESTIMENTI: mentre evidenziava questi problemi, creando un percorso comune in grado di risolverli, la Lega, attraverso la sua apposita Commissione, ha posto le basi anche per il nuovo “Progetto Italia” che, d’accordo con la apposita commissione paritetica della Fip, ha già creato una serie di progetti destinati a rilanciare il prodotto italiano. Partendo dalla base reale di investimenti dei club nei loro vivai che annualmente hanno superato i 10 milioni di Euro. Si tratta di cifre che la Lega ha raccolto direttamente dai suoi club associati, incontestabili e a disposizione di chiunque voglia verificarli.
Oltre a questo, dalla stagione 2008-09 partirà il progetto che prevede la creazione di un fondo alimentato dai club di Serie A, attraverso la tassazione di 10.000 euro per il tesseramento di ogni atleta non di formazione. Una norma che, se applicata alla stagione 2007-08, porterà al fondo una cifra di 1 milione e 660.000 Euro.
Questa cifra sarà distribuita per il 50% ai club di Serie A che maggiormente utilizzano giocatori italiani e al 50°% ad altre società, anche non di A, che otterranno risultati con i loro settori giovanili, prendendo in considerazione un apposito ranking che attesti la continuità di questo impegno e dei risultati ottenuti. Realizzando così quel meccanismo premiante - da più parti invocato - a favore dei club che avrebbero utilizzato di più i giocatori italiani e lasciando libertà ad altre squadre, che devono confrontarsi in Europa con normative diverse, la possibilità di indirizzare in altro modo le loro risorse.

Come si vede, questa nuova Convenzione di durata quadriennale (tanto era la durata prevista), pone le basi per una seria programmazione del movimento, dando stabilità allo stesso e provando a creare finalmente un circolo virtuoso del quale tutte le componenti del movimento avrebbero beneficiato.

Si tratta del primo elemento di un progetto importante e completo che deve proseguire con la concretizzazione del progetto ranking-diritto sportivo come vero ed unico obiettivo di riforma. Approvato dalla Assemblea dei club nella scorsa primavera e accolto favorevolmente da tutte le componenti (Coni, Fip e Legadue), esso è l’unico capace di assicurare la certezza di investimenti ai club che in questi anni sono stati impegnati a ridare competitività al campionato italiano e a presentarsi sempre più forti nel panorama europeo, creando le basi per l’ingresso nel movimento di nuove forze imprenditoriali e per un allargamento del bacino di riferimento dei praticanti.
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